I had a wonderful time speaking with Luigi Raso of L'ape musicale about my debut in Napoli at the Teatro San Carlo in I Puritani. We spoke a lot about bel-canto, technique, upcoming roles, and my vocal models.
Lei hai sempre seguito scelte di repertorio molto ben ragionate, calibrate sulle sue caratteristiche vocali: barocco, belcanto, musica francese, penso a Meyerbeer, Massent: quale evoluzione prevede per la sua vocalità? E quali parti vorrà affrontare un giorno?
Non penso che la mia voce potrà diventar più di un soprano lirico di coloratura. Oltre questo non credo che arriverò. Ho interpretato parti di Verdi, diciamo, più “leggere” come Rigoletto, Masnadieri, Traviata. Forse... forse nel futuro, potrei affrontare Luisa Miller, ma è tutto da vedere. Non voglio spingermi ad affrontare ruoli troppo pesanti:c’è tanto altro di bello da affrontare! Mi piacerebbe cantare La sonnambula, per esempio; rifare I puritani, dato che li conosco! Delle parti donizettiane, Maria Stuarda. Solo una regina, c’è un progetto in tal senso,ma vedremo! Roberto Devereux è troppo pesante per me. Poi c’è da dire che noi donne hanno ormoni che cambiano nel tempo: se tra dieci anni sarò una persona diversa, valuterò cosa potrò affrontare. Il nostro problema è che si invecchia! E da vecchi non si può cantare Gilda o Lucia, è bene lasciare spazio alle altre, alle più giovani. Non tutti i soprani diventano dei soprani lirici, drammatici, ecc. Io vorrei cantare per molto tempo!