Oropesa had missed her first two performances* of the run because of the flu, but she was in fine form at her first evening back, with impeccable coloratura and the comic chops that most of the opera calls for, and the heft for her regrets at the end. I don’t know how the others who had sung in her absence (her primary alternate, soprano Sara Blanch, and her alternate, Sabina Puertolas), but Oropesa--so familiar to Met audiences in more dramatic roles--was simply peachy, even though her character was not exactly sympathetic for much of the piece.
*I only missed my opening night performance, not two performances.
E così Lisette Oropesa, che a me sembrava finora dare il meglio nel repertorio francese, si dimostra un’attrice formidabile, oltre a cantare in modo impeccabile sotto il profilo tecnico e stilistico. Il soprano ha tutte la carte in regola per vincere le difficoltà enormi della sua parte: e non parlo solo dell’aria di sortita o del rondò finale, ma anche del primo duetto con Geronio. Applauditissima, meritatamente.
Lisette Oropesa appare in vesti per lei doppiamente inconsuete in quanto è più facile ascoltarla nel repertorio serio e Rossini non risulta essere uno degli autori da lei più frequentato, per sua scelta (ma in Italia si è vista nell’Adina a Pesaro). Ed è un peccato, perché come attrice brillante è spigliatissima e si cala in maniera del tutto convincente nell’impostazione registica: si capisce che si sta divertendo e riesce a comunicarlo al pubblico. Il timbro è luminoso, le agilità sicure, la verve impagabile; a voler essere pignoli si può individuare qualche lieve tensione negli estremi acuti della grande scena del secondo atto, ma che non inficia una prestazione di grande livello. Speriamo che l’annunciato debutto nella Mathilde del Guillaume Tell sia l’inizio di una maggiore frequentazione con il compositore di Pesaro, perché la sua Fiorilla ne lascia la voglia. Ad esempio di una Amenaide.https://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/madrid-teatro-real-il-turco-italia
la apoteósica - no sabría definirla de otra manera - Fiorilla de Lisette Oropesa, quien hizo y deshizo en lo vocal. No brilló tanto en la página de salida Non si dà follia maggiore, quiza a merced de la edición crítica por encima de tradiciones interpretativas... pero, su voz se desplegó en frescura, luminosidad y con ese carácter efervescente del personaje en el dúo con su marido Per piacere alla signora, así como en el terceto - que deriva en dúo - del segundo acto, Scusate... Trovarvi sola... Credete allefemmine. Y, por su puesto, en su aria final, donde volvió a poner en juego variaciones medidas, sutiles, agudo descollante, no tanto el de cierre, con un timbre centelleante, de bello vibrato y derrochando comedia, salpicada del justo patetismo para intentar entender el por qué de su arrepentimiento.
Lisette Oropesa est un de ces êtres humains qu’on dirait faits pour la scène, voire l’écran, la comédie, la farce, la facétie, le drame, en même temps qu’elle possède les caractéristiques – ou plutôt
Oropesa resumed the performances of “Il turco in Italia” on the 4th of June after cancelling her premiere. The soprano recovered completely, and her voice sounded bright, with harmonics and in top shape. Her warm velvety sound has grown and possesses more projection without compromising the high register as all her beautiful and stylish variations on the repetitions insisted in the higher range of her voice, including fast scales, staccato and mezza voice high notes.