Interview - Corriere della Sera
Lisette is interviewed in the Corriere della Sera after her historic performance at the Teatro Real
Soprano | Lisette Oropesa | |
Mezzo-soprano | Marina Viotti | |
Tenor | Levy Sekgapane | |
Baritone | Alessandro Corbelli | |
Baritone | Mario Cassi | |
Bass | Roberto Tagliavini |
OSSINI Gala on 14 August 2020 at the Arena di Verona
Lisette is interviewed in the Corriere della Sera after her historic performance at the Teatro Real
Lisette is interviewed in iO Donna Magazine
Oropesa (also debut in Pesaro two years ago, alongside Sekgapane nell'Adina), opened the journey on the notes of "Beautiful flattering ray" (Semiramide, act I), the triumph of belcanto as the elegance of the line, in a coloratura of supreme abstraction and captivating precision;and he continued it on the ironic and very concrete brilliance of Rosina's Cavatina (Barbiere di Siviglia, act I), this time bending agility to the needs of an expressiveness entirely of comedy.
— Le Salon Musicale • Le Salon Musicale
Excellent interpretations by all the interpreters involved.Lisette Oropesa confirms herself as a singer perfectly at ease in the bel canto repertoire, as well as able to immerse herself in the different characters she has to face in a few minutes, although so different from each other (Semiramide and Rosina in the Barbiere in the first part of the concert).
— blogartpost • The.blogartpost
The vocal part of the gala opened by Lisette Oropesa: the American soprano, scenically casual and equally brilliant in her soaring on the staff, addressing the pages from Semiramide ("Bel radius flattering") and from the Barber of Seville ("Una voce poco fa") it brings us back a Rossini with a "liberty" taste, funanbolic in the variations, not "philological", but with a sure hold on the public.
— Giorgio Bagnoli • GB Opera Magazine
As we said, the vocal sector was extraordinary, starting with Lisette Oropesa.The soprano highlighted the grace of her voice, the technical cleanliness, the sparkle of a springy and bright song.He opened the evening with “Bel radius flattering” by Semiramide, painted with elegant variations and continued with the cavatina by Rosina del Barbiere (“Una voce poco fa”), light and lively, in full correspondence with the artist's temperament.
— Francesco Lodola • Ieri Oggi Domaini Opera
Spicca il nome di Lisette Oropesa, soprano statunitense, che proprio con Rossini al ROF di Pesaro si è fatta conoscere due anni fa dal pubblico italiano, e che ora è una certezza del panorama lirico internazionale. Si tratta in effetti di una solida professionista: un soprano lirico-leggero dotato di una tecnica e una personalità interpretativa che le consentono di spaziare in un repertorio che va da Mozart a buona parte dell’Ottocento operistico italiano e francese. La voce, che ha un leggero vibrato e ricorda, come è stato giustamente notato, certe inflessioni timbriche della Gheorghiu, corre senza problemi anche in ampi spazi. L’emissione è rotonda e fluida in tutta la gamma e solo qualche sopracuto a volte risulta meno pieno e timbrato. In “Bel raggio lusinghier” da Semiramide, Oropesa mette subito in luce l’accuratezza del fraseggio, l’accento ben calibrato, l’ottima dizione, dominando senza particolari problemi la tessitura tendenzialmente centrale dell’aria (il ruolo viene concepito da Rossini per la Colbran), dando sfogo al registro acuto e sopracuto nella parte finale, debitamente variata con eleganza e disinvoltura. Le agilità sono buone, ma non trascendentali. Poco filologica, se vogliamo, la scelta di cantare l’aria di Rosina dal Barbiere di Siviglia, “Una voce poco fa”, che Rossini scrive per contralto, con una tessitura che oscilla per la precisione fra contralto e mezzosoprano. Anche qui, nessun problema per Oropesa, che affronta la versione sopranile con facilità, coloratura puntale ed espressiva, senza i bamboleggiamenti tipici dei soprani leggeri che un tempo avevano l’appannaggio del ruolo. Insomma, non sarà una fuoriclasse del canto rossiniano, ma sicuramente Lisette Oropesa si conferma una vocalista e un’interprete di rango.
— Roberto Mori • Conessi all'Opera